venerdì 20 giugno 2008

Ariccia dice NO

Nella seduta del Consiglio Comunale di Ariccia di oggi 20/06/08, è stata approvata all’unanimità una mozione presentata dal Gruppo Consiliare Verdi di Ariccia, capeggiato da Paolino Marmo, insieme a tutte le forze della Sinistra, PRC (Biagio Fiorenza), PDCI (Edoardo Tomei) e SD (Fabrizio Profico), per impegnare il Comune a dichiarare la propria contrarietà alla realizzazione del gassificatore di AMA/ACEA/Cerroni in località Roncigliano (Albano Laziale), zona confinante col Comune di Ariccia.
Grande soddisfazione per l’esito del voto è stata espressa dai Capigruppo della Sinistra che spiegano: “Sono mesi che stiamo lavorando su un testo da presentare in Consiglio che sancisse la contrarietà del Comune di Ariccia all’inutile impianto di incenerimento dei rifiuti che una lobby trasversale vuole realizzare a tutti i costi nel quadrante sud dei Castelli Romani. Il risultato di questo voto non può che lasciarci pienamente soddisfatti, perché va nella direzione del rispetto della volontà popolare, del diritto alla qualità della vita ed alla salute dei cittadini. Chi in questi ultimi tempi ha strumentalmente accusato la Sinistra di condurre una battaglia residuale, si dovrà ricredere.”
Sulla questione è intervenuto anche il Coordinatore dei Verdi dei Castelli Romani Andrea Tupac Mollica: “Dopo il Parco Regionale dei Castelli Romani - spiega Mollica - la Provincia di Roma, il Comune di Albano Laziale, decine di associazioni ambientaliste e migliaia di cittadini, anche il Comune di Ariccia ha preso una ferma posizione sulla questione dell’inceneritore di Albano, ribadendo che la raccolta differenziata è l’unico strumento in grado di scongiurare qualsiasi problema legato alla gestione dei rifiuti. Gli inceneritori servono solo a bruciare soldi pubblici e a porre a serio rischio la salute della popolazione residente. A questo punto il Consiglio Regionale del Lazio, che nella seduta del 24 giugno prossimo, ridiscuterà nuovamente dell’impianto di Albano (dopo che questa l’ipotesi era già stata bocciata dalla stessa Regione non più di sei mesi fa) deve fare i conti con una realtà innegabile: la gente dei Castelli Romani non vuole questo ecomostro sul suo territorio. Chi pensa di utilizzare le sue prerogative istituzionali per aggirare la volontà dei cittadini, troverà un intero popolo pronto alla lotta. Una lotta pacifica, democratica ma assolutamente inflessibile.”

martedì 17 giugno 2008

Lettera aperta al PD

Amici del Partito Democratico di Albano e dei Castelli Romani,
come noi siete a conoscenza della situazione relativa all’inceneritore che alcuni ritengono opportuno realizzare a Roncigliano. Tale catastrofica eventualità è tutt’altro che scongiurata. L’ultimo Consiglio Comunale di Albano ha visto i vostri consiglieri protagonisti di una importante vittoria: all’unanimità il Consiglio ha votato un Ordine del Giorno che dimostra nei fatti la volontà politica unitaria dei rappresentanti istituzionali di Albano di opporsi ad una realizzazione di un’opera tanto dannosa per il territorio, quanto inutile per una gestione strategica del problema rifiuti.
Non entriamo nel merito delle motivazioni, tanto gravi quanto evidenti, che ci spingono ormai da mesi a partecipare con determinazione alla battaglia contro la realizzazione dell’impianto, né riteniamo necessario convincervi della necessità di impedirlo, visto che la vostra contrarietà allo stesso è stata formalmente dichiarata e dimostrata in Consiglio Comunale. Vi rivolgiamo un appello perché facciate pressioni sui vostri rappresentanti regionali affinché il giorno 24 giugno assumano nel Consiglio Regionale del Lazio una posizione di forte contrarietà al progetto AMA/ACEA/Cerroni, come peraltro già avvenuto nella medesima stessa sede non più di sei mesi fa, in occasione della mozione del consigliere Robilotta, bocciata pressoché all’unanimità.
Sulla realizzazione dell’impianto si sono già espressi esperti, tecnici, decine di associazioni e migliaia di cittadini che hanno firmato l’appello al presidente Marrazzo. Gli organi di vigilanza ambientali della regione Lazio, con una sonora bocciatura della Valutazione di Impatto Ambientale, hanno sottolineato nei fatti l’incompatibilità della zona con una simile opera, il Parco Regionale ha valutato negativamente l’impianto, la Provincia di Roma, organo che senza commissariamento avrebbe la titolarità della competenza in materia, ha esplicitamente espresso un parare negativo attraverso un documento ufficiale.
Per questi motivi e sulla base delle valutazioni tecniche che insieme al Coordinamento contro l’Inceneritore stiamo elaborando da mesi, vi invitiamo innanzitutto a partecipare con noi alle giornate di mobilitazione: quella del 20 giugno dove, insieme a tutti i cittadini che interverranno consegneremo la petizione popolare al Presidente Marrazzo direttamente nella sede della Giunta Regionale e quella del 24 giugno dove manifesteremo presso la sede del Consiglio regionale del Lazio il nostro dissenso per una gestione politica che non si orienta al confronto e alla partecipazione, ma che tenta di forzare, attraverso artifici legali e pressioni di potentati economici, la realizzazione di opere che deturperanno in maniera definitiva il nostro territorio, facendo di Albano Laziale e dei Castelli Romani la pattumiera dell’intera regione, violentando ancora una volta le popolazioni che già da tempo vivono l’enorme peso di una discarica, e calpestando la cultura ed il valore storico dei nostri paesi.
Questo è il momento della scelta, dal voto in consiglio regionale del 24 giugno dipende la credibilità politica del Partito Democratico sul territorio, il voto dei vostri consiglieri regionali determinerà o meno il trionfo dei potentati economici e della politica affaristica sulle teste dei cittadini. Siamo certi, perché lo avete già dimostrato nel Consiglio Comunale di Albano, che abbiate coscienza della gravità del problema. Siamo certi che come cittadini dei Castelli, prima che come amministratori, non resterete sordi a tali appelli. Siamo certi che non vi caricherete il fardello di aver permesso, attraverso l’omissione, la distruzione culturale, ambientale e sociale che l’opera in questione causerà su Albano Laziale e sui Castelli Romani.
Andrea Tupac Mollica, Coordinatore dei VERDI dei Castelli Romani
Claudio Fiorani, Portavoce del Circolo VERDI Ilaria Alpi di Albano Laziale