L'inceneritore di Albano smaltirà "l'oro di Napoli"
“L’accelerazione delle procedure per l’apertura del cantiere dell’inceneritore di Albano, sta già producendo un’immediata ripresa della mobilitazione civica da parte dei cittadini dei Castelli Romani contro questo impianto inutile e dannoso”. È quanto dichiarano Andrea Tupac Mollica, Coordinatore dei VERDI dei Castelli Romani e Claudio Fiorani, portavoce dei VERDI di Albano.
“Alle gravi illegittimità seguite per l’autorizzazione di questo impianto - spiegano Mollica e Fiorani - con il ribaltamento del giudizio di compatibilità ambientale negativo ad opera della Regione, attraverso una singolare procedura di VIA a libera interpretazione, si aggiungono oggi le dichiarazioni dell’amministratore delegato dell’Ama.”
“L’azienda capitolina che insieme ad ACEA e Co.La.Ri. costituisce il consorzio COEMA titolare dell’autorizzazione - proseguono i VERDI - annuncia l’imminente accordo con Enel per conferire 450.000 t/a di cdr da bruciare nella centrale a carbone di Civitavecchia, una volta a regime. In tal caso non si spiega a cosa debba servire l’impianto di Albano, dal momento che 2/3 del Cdr da bruciare doveva provenire proprio dalle linee di produzione di Via Salaria e Rocca Cencia dell’Ama”.
“Si rafforza il timore - concludono Mollica e Fiorani - che il Lazio sia destinato a farsi carico dell’emergenza Campana che, miracolosamente scomparsa dai media, resta una drammatica realtà per quella regione. I 6 milioni di tonnellate di eco balle per smaltire i quali servono non meno di 20 anni, sono in cerca di forni in cui bruciare e non vorremmo che parte di questi venissero smaltiti proprio ad Albano”.
“Invitiamo dunque le cittadine ed i cittadini dei Castelli Romani a partecipare all’assemblea pubblica indetta dal Coordinamento Contro l’Inceneritore di Albano che si terrà sabato 17 gennaio all’Auditorium Comunale di Genzano, alle ore 17:00. Sarà presente anche Paolo Mondani, giornalista di Report ed autore del servizio “L’oro di Roma”.