mercoledì 23 settembre 2009

CONGRESSO DEI VERDI

Compagne e compagni, finalmente ci siamo!!

Dopo un lungo ritardo dovuto alla complessa fase che ha visto l'avvio di Sinistra e Libertà alle scorse elezioni europee siamo entrati nella fase congressuale dei VERDI.

Una fase congressuale che si preannuncia difficile ed entusiasmante, perchè sarà l'occasione per un chiarimento definitivo della posizione delle ecologiste e degli ecologisti nel panorama politico del Paese e dei territori.

La fase congressuale territoriale, quella che ci vedrà impegnate/i direttamente sul nostro quadrante castellano si svolgerà SABATO 3 E DOMENICA 4 OTTOBRE, nei seggi che apriremo nei comuni dei Castelli Romani (la lista dei seggi la trovate in coda a questa comunicazione).

Siamo tutte e tutti chiamati a partecipare con convinzione a questa fase che determinerà localmente e dal basso la forza delle mozioni che si confronteranno nel congresso nazionale di Fiuggi il 9, 10 e 11 ottobre.

I VERDI dei Castelli Romani sostengono convintamente la mozione 1, reperibile cliccando qui, intitolata IL NOSTRO FUTURO, ed è per questa mozione che vi chiedo di venire ad esprimere il vostro voto.

Una mozione che impegna il partito a proseguire con coraggio e convinzione il percorso unitario avviato con Sinistra e Libertà che, da oggi, si arricchisce di un'altra, fondamentale parola d'ordine: ECOLOGIA. Ravvediamo in SeL il progetto di un futuro e di un presente possibile che porti non solo la sinistra al riscatto elettorale ma, obbiettivo ben più pressante ed ambizioso, a contribuire a riforgiare la Nuova Sinistra Italiana: ecologista, laica, plurale, civica, che ponga i territori ed il loro carico di vertenze e conflitti locali - direttamente collegati ai diritti ed ai bisogni materiali delle persone e dei territori - al centro dell'agenda politica della sinistra italiana.

PER FARE CIO' È DI FONDAMENTALE IMPORTANZA VENIRE AI SEGGI A VOTARE SABATO 3 E DOMENICA 4 OTTOBRE, PER ESPRIMERE LA NOSTRA IDEA E FARLA VALERE IN SEDE CONGRESSUALE NAZIONALE. SI TRATTA DI UN PICCOLO IMPEGNO CHE PUO' ESSERE ESPLETATO SABATO 3 DALLE ORE 15:00 ALE 20:00 E DOMENICA 4 DALLE ORE 09:00 ALLE ORE 13:00, PRESENTANDOSI AI SEGGI CHE APRIREMO MUNITI DI UN DOCUMENTO PERSONALE E DELLA CEDOLA CHE VI DOVREBBE ARRIVARE A CASA A GIORNI. CHI NON AVESSE RICEVUTO LA CEDOLA NON DEVE PREOCCUPARSI: PUO' RECARSI COMUNQUE AI SEGGI ED ESPRIMERE COMUNQUE IL PROPRIO VOTO. L'UNICA COSA IMPORTANTE È PRESENTARSI MUNITI DI DOCUMENTO.
Vi ricordo infine che non è necessario votare nel seggio del Comune nel quale si è tesserati, ma che si può esprimere il proprio voto in uno qualsiasi dei seggi sotto elencati.


Per qualsiasi informazione, potete contattare il Coordinamento VERDI Castelli Romani all'indirizzo di posta elettronica verdicastelli@gmail.com o scrivere dirattamente a me a atmollica@gmail.com.

Forza compagne e compagni! Il futuro è nostro!!

Andrea Tupac Mollica
Coordinatore VERDI Castelli Romani


LISTA DEI SEGGI CASTELLI ROMANI


ANZIO
Largo Venezia 22
ref. Giovanni Garito 328/68.68.375

CIAMPINO
Via Bruxelles 33 c/o Coop. Edilizia Ciampino
ref. Augusto Lavagnini 338/83.93.083

ROCCA PRIORA
Via Vecchia della Fontana 20
ref. Carmen Zorani 347/690.15.53

ROCCA DI PAPA
Corso Costituente 48
ref. Giancarlo Trombetta 347/76.32.764

ALBANO LAZIALE
Via della Rotonda 21 ref.
Claudio Fiorani 347/140.64.32

POMEZIA
Piazza P. Bassanetti 30
ref. Anna Manieri 338/987.49.02

FRASCATI
Via Mentana 4
ref. Maurizio Volpini 348/60.30.432

SAN CESAREO
Via Cesare Battisti 124
ref. Davide de Alexandris 333/925.43.09

mercoledì 2 settembre 2009

AIA, AIA, AIA!!

E così il 13 agosto lo stimatissimo Dipartimento Territorio della Regione Lazio, ha rilascato l'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) per l'inceneritore di Albano.

Un atto che, nelle intenzioni dei responsabili del procedimento amministrativo relativo all'impianto di Albano (ma solo in quelle), dovrebbe mettere fine al contenzioso che da oltre due anni vede schierati da un lato i potentati politico/economici che sul business della monnezza contano di realizzare profitti stratosferici pescando direttamente nelle tasche delle cittadine e dei cittadini (TIA, TARSU, CIP6, Certificati "Verdi" ecc...), e dall'altro movimenti, associazioni, cittadini e Sinistra e Libertà del territorio.

La sequela agghiacciante di atti illegittimi, criptati, revocati, sospesi, stravolti, la negazione puntuale del confronto pubblico con la popolazione residente, lo spregio sistematico del diritto delle castellane e dei castellani ad una vita sana, pulita, ordinata, ad un governo della questione rifiuti improntato al massimo dell'efficienza, dell'ecologicità e del risparmio di soldi e materie è sotto gli occhi di tutte e tutti noi.

Ed in maniera anche più odiosa, se consideriamo che su altri fronti, nei quali evidentemente gli appetiti dei privati e dei lobbisti sono minori o assenti, il giudizio sostanzialmente positivo sulla qualità del governo regionale va, almeno a mio avviso, riconosciuto.

Ci troviamo, in effetti, di fronte ad una caso da manuale di vera e propria schizofrenia politica: ai provvedimenti sul reddito di cittadinanza, all'apertura di nuove aree protette, al piano di risanameto idrogeologico dei territori e delle coste si accostano, come un'unghiata su una lavagna, gli scandali della Turbogas di Aprilia, della Centrale a Carbone di Civitavecchia e dell'intera partita della gestione dei rifiuti, di cui l'impianto di Albano è il tassello castellano.

Non dimentichiamo infatti la "strage silenziosa" di Colleferro e Malagrotta, le discariche che aumentano a dismisura, i costi del servizio rifiuti per la cittadinanza sempre più esorbitanti, le Amministrazioni Comunali strangolate da un monopolio assoluto che vuolre impedire qualsiasi scelta seria ed effettiva di riconversione locale del ciclo dei rifiuti.

Qual'è il bandolo di questa aggrovigliata matassa? È molto semplice, in realtà: il settore del trattamento dei rifiuti è una vera e propria montagna d'oro, ed in quanto tale attira gli interessi spietati di quelli che non conoscono altro modo di stare al mondo se non quello di accumulare quattrini e potere a discapito di tutto e tutti. In buona compagnia dei loro sodali che hanno una visione della politica e della società del tutto analoga: potere, potere e ancora potere... e se poi ci sono anche un po' di quattrini sul piatto tanto meglio!

A discapito, si diceva, dei territori e delle genti che li abitano, a dispetto della legalità e della trasparenza dei procedimenti amministrativi (fondamento delle regole e quindi della democrazia), in barba alla salute pubblica, al presente ed al futuro delle condizioni materiali della vita delle persone. L'aria, l'acqua, la terra: i tre concretissimi pilastri in assenza dei quali la vita non è altro che un penoso affannarsi da un disagio all'altro, da un malanno all'altro, da una disperazione all'altra.

Ma, checché ne pensino le loro Augustissime Eccellenze che con una firma su un pezzo di carta credono di poter condannare a morte i Castelli Romani e le loro antichissime genti e comunità la partita è tutt'altro che chiusa!!

C'è in piedi una dura battaglia legale, sempre più donne e uomini dei Castelli Romani aprono gli occhi sulla verità riguardo gli inceneritori/killer e sulle tante alternative più economiche ed ecologiche. Sempre di più si diffonde la partecipazione e la coscienza che i nostri soldi delle nostre tasse possono e debbono essere utilizzati per garantire servizi efficienti, economici e tecnologicamente avanzati e non per ingrassare una manica di lobbisti senza scrupoli ed il codazzo (alla vaccinara) di amichetti, politichetti, partitelli che sono tanto più piccoli quanto più si pensano grandi ed egemoni.

Quello che lor signori non prendono mai in debita considerazione e che, puntualmente, è causa della loro rovinosa rovina è che la verità brucia più di mille inceneritori messi insieme; brucia la loro oscena ipocrisia, la loro sete di potere e soldi, tanto smodata quanto pezzente e miserabile.

E, alla fine, saremo noi a farci una bella risata.

Perchè ancora deve venire il romano che si mette sotto il Popolo dei Castelli Romani.