giovedì 17 gennaio 2008

Inceneritore: un'opera inutile e dannosa

Il nostro territorio non ha bisogno di alcun inceneritore.
Non ne ha bisogno la nostra Regione.
Gli inceneritori possono bruciare solo una quota irrisoria del rifiuto, quella dotata di sufficiente potere calorifero, che non è superiore al 15% del totale prodotto.
Ciò vuol dire che, in assenza di adeguti cicli di recupero e riciclo, l'85% dei rifiuti è comunque destinato alla discarica, indipendentemente dal numero di inceneritori presenti!
Gli inceneritori sono un affare redditizio per chi li costruisce e li gestisce, ma non per i cittadini.
I cittadini, infatti, pagani l'immondizia due volte: la prima volta con la tassazione diretta (TIA o TARSU, in quei Comuni che ancora non hanno adottato le disposizioni del Decreto Ronchi), la seconda volta sottoforma di aggravi sulla bolletta elettrica. Questa tassa aggiuntiva (ben 30 miliardi di euro, solo dal 1991 al 2003) finisce nelle tasche dei gestori degli inceneritori sottoforma di contributo pubblico (la delibera/truffa CIP6), che rende assai redditizia un'attività che altrimenti sarebbe svantaggiosa tanto sotto il profilo economico che sotto quello energetico. Basti pensare che la sola energia impiegata per conferire i rifiuti all'inceneritore (carburante per i camion, energia elettrica ecc...) è superiore a quella prodota bruciando i rifiuti!
Gli inceneritori sono impianti obsoleti e pericolosi per i territori e per la popolazione. Un inceneritore, di fatto, serve solo a trasformare rifiuti normali in rifiuti tossici. Non elimina il problema delle discariche ma, anzi, richiede il ricorso a discariche speciali. Un inceneritore produce (dati ufficiali della Corte dei Conti della Repubblica Italiana):

  1. ceneri: che rappresentano circa un terzo dei rifiuti trattati
  2. fumi: contenenti ceneri volatili e gas prodotti dal processo di combustione
  3. acqua inquinata: proveniente dal processo di combustione
  4. fanghi tossici: prodotti dalla depurazione delle acque di processo
  5. carboni attivi: provenienti dai filtri esausti dei fumi
  6. altri materiali inerti: che comunque devono essere conferiti a discarica

Inoltre, un inceneritore consumerebbe una quantità incredibile di acqua, che preleverebbe dalla nostre falde idriche, già gravemente provate. Basta vedere la tragica situazione del Lago Albano di Castel Gandolfo per rendersene conto!

Tutte queste sostanze vanno ad inquinare l'ambiente e pongono a gravissimo rischio la salute dei residenti in un'area di 40 Km dall'impianto, così come anche recentemente testimoniato dalla tragedia di Terni, dove la magistratura ha posto sotto sequestro l'inceneritore e disposto un'accurata serie di controlli medici per gli operai e la popolazione residente.

Senza contare che a soli 5 Km da questo impianto sorgerà il Policlinico dei Castelli Romani!

MA SIAMO PAZZI???

Andrea Tupac Mollica

Coordinatore VERDI Castelli Romani