giovedì 12 febbraio 2009

Rifiuti tossici nell’inceneritore di Colleferro. Mollica e Fiorani (Verdi Castelli Romani): “Rischio ambientale per Albano ancora più probabile”

"Quello che sosteniamo da tempo circa la reale qualità del CDR destinato agli impianti del Lazio, trova una definitiva conferma nell’indagine della Procura dei Velletri sulla gestione dei due inceneritori di Colleferro, che avrebbero bruciato rifiuti altamente tossici, provenienti dalla Campania". È quanto dichiarano in una nota Andrea Tupac Mollica, Coordinatore dei Verdi dei Castelli Romani e Claudio Fiorani, Portavoce dei Verdi di Albano.

"Il rischio che il previsto inceneritore di Albano serva a smaltire CDR proveniente da altre Regioni è quanto mai attuale, considerando che l’attuale produzione di CDR, ma anche le previsioni future, non giustificano la necessità di quest’impianto per chiudere il ciclo dei rifiuti nel bacino dei castelli romani".

"I nostri territori - proseguono i Verdi - non sono e non vogliono diventare l'immondezzaio del centro sud. Non siamo disposti a ricevere e bruciare rifiuti tossici che avvelenano le nostre comunità, oltretutto, sopportando l’imposizione di tasse aggiuntive per finanziare gli inceneritori (i famigerati CIP6). Questa è una beffa che i cittadini dei castelli non sono disposti a sopportare".