Albano: continua la Campagna SALVAICASTELLI
Continua la campagna SALVAICASTELLI dei Verdi dei Castelli Romani, impegnati in queste settimane in attività di denuncia e sensibilizzazione dell’opinione pubblica circa i progetti di alcune amministrazioni comunali per cementificare ed asfaltare aree di grande valore ambientale e storico.
“Ad Albano – spiegano Andrea Tupac Mollica, Coordinatore dei Verdi dei Castelli Romani e Claudio Fiorani Portavoce dei Verdi di Albano – l’amministrazione comunale ha pianificato sul territorio una quantità impressionante di interventi fra i quali spicca il Patto Territoriale a Via Casette: oltre 200.000 metri cubi di cemento in arrivo. Siamo scesi in piazza per dire no a questa follia e per esortare la cittadinanza alla mobilitazione. Abbiamo ottenuto molti riscontri favorevoli fra la gente e le associazioni ambientaliste, davvero un buon viatico per la nostra lotta.”
“Il nostro territorio – precisa Fiorani – non è assolutamente in grado di sostenere un impatto di tali proporzioni. Pare che l’amministrazione Mattei abbia già archiviato la grave crisi idrica che sta investendo il comune di Albano ed i territori dei Castelli e che è direttamente legata alla sovracrescita urbana che sta soffocando il tessuto cittadino. Senza contare che interventi del genere precludono la strada a qualsiasi alternativa di sviluppo sostenibile. Abbiamo inoltre anche proseguito la nostra campagna di raccolta firme per chiedere l’acquisizione dai privati del tratto boschivo del lago Albano che ricade nel Comune della nostra città. Siamo già a 500 firme e continueremo a raccoglierne.”
“È proprio sulla questione dello sviluppo – conclude Mollica – che si gioca la partita del futuro dei Castelli Romani. Parole chiave quali sostenibilità ed ecocompatibilità devono essere sostanziate da atti concreti di governo. Non si può continuare a parlare di sviluppo sostenibile ed annegare Albano nel cemento, costruire una strada dentro Parco Chigi (come si vuol fare ad Ariccia) o asfaltare l’anello circumlacuale del lago di Nemi. I cittadini, le associazioni ed i Verdi stanno facendo sentire la loro voce. Ora tocca alle amministrazioni invertire la rotta ed attuare una opzione zero sull’edilizia in tutto il territorio dei Castelli Romani.”
“Ad Albano – spiegano Andrea Tupac Mollica, Coordinatore dei Verdi dei Castelli Romani e Claudio Fiorani Portavoce dei Verdi di Albano – l’amministrazione comunale ha pianificato sul territorio una quantità impressionante di interventi fra i quali spicca il Patto Territoriale a Via Casette: oltre 200.000 metri cubi di cemento in arrivo. Siamo scesi in piazza per dire no a questa follia e per esortare la cittadinanza alla mobilitazione. Abbiamo ottenuto molti riscontri favorevoli fra la gente e le associazioni ambientaliste, davvero un buon viatico per la nostra lotta.”
“Il nostro territorio – precisa Fiorani – non è assolutamente in grado di sostenere un impatto di tali proporzioni. Pare che l’amministrazione Mattei abbia già archiviato la grave crisi idrica che sta investendo il comune di Albano ed i territori dei Castelli e che è direttamente legata alla sovracrescita urbana che sta soffocando il tessuto cittadino. Senza contare che interventi del genere precludono la strada a qualsiasi alternativa di sviluppo sostenibile. Abbiamo inoltre anche proseguito la nostra campagna di raccolta firme per chiedere l’acquisizione dai privati del tratto boschivo del lago Albano che ricade nel Comune della nostra città. Siamo già a 500 firme e continueremo a raccoglierne.”
“È proprio sulla questione dello sviluppo – conclude Mollica – che si gioca la partita del futuro dei Castelli Romani. Parole chiave quali sostenibilità ed ecocompatibilità devono essere sostanziate da atti concreti di governo. Non si può continuare a parlare di sviluppo sostenibile ed annegare Albano nel cemento, costruire una strada dentro Parco Chigi (come si vuol fare ad Ariccia) o asfaltare l’anello circumlacuale del lago di Nemi. I cittadini, le associazioni ed i Verdi stanno facendo sentire la loro voce. Ora tocca alle amministrazioni invertire la rotta ed attuare una opzione zero sull’edilizia in tutto il territorio dei Castelli Romani.”