Raccolta Differenziata ad Albano
I carabinieri chiudono il centro di raccolta, presto divani e lavatrici e frigoriferi torneranno ad abbellire le nostre aree verdi.
A pochi gioni dalla giornata nazionale per la raccolta differenziata promossa per domenica 6 maggio in 20 città italiane dobbiamo di nuovo sollevare l'ennesima emergenza rifiuti ad Albano.
Per nulla confortati dalle dichiarazioni e delle esternazioni del sindaco, siamo estremamente preoccupati dell'insensibilità dimostrata dall'amministrazione nei confronti del problema rifiuti.
Se è vero (ed è vero) che la discarica di roncigliano è praticamente esaurita, vorremmo capire quando il sindaco e i suoi collaboratori intendano affrontare il problema rifiuti.
Per ora abbiamo assistito, o meglio, non abbiamo assistito a nessuna raccolta differenziata significativa, i dati ufficiali danno una stima del 3,5%, ma le misurazioni dell'ecoistituto, pubblicate in questi giorni all'interno ne "l'ìmpronta ecologica dei castelli romani", parlano dell' 1.5% di raccolta differenziata ad Albano e pongono il nostro comune tra i fanalini di coda dell'Italia intera, che comunque non brilla per efficienza all'interno del panorama europeo.
L'ultimo evento, in termini di tempo, è la chiusura al pubblico, a causa di indagini in corso, del servizio di raccolta per rifiuti ingombranti, fino a qualche tempo fa ospitato dai locali dell'ex mattatoio e la sospensione a data da destinarsi il servizio di raccolta a domicilio su chiamata.
L'inefficienza di questo importante ufficio causerà sul medio periodo il rifiorire di divani frigoriferi e lavatrici sulle coste del lago o nelle arree di sosta più isolate e questo, ne siamo convinti, gioverà di molto alla vocazione turistica del nostro comune.
Denunciare ancora l'incapacità di agire dell'assessorato all'ambiente del nostro comune è quasi avvilente, ci siamo più volte in questi anni domandati quali fossero mansioni o competenze di tale ufficio, visti i risultati: la qualità dell'aria continua ad essere pessima sia su Albano centro che su Pavona e Cecchina, la situazione dei rifiuti assume toni ogni giorno più drammatici, lo sfruttamento del territorio continua ad avere un trend da brivido, basti pensare che Albano Laziale consuma gia ora risorse per una superficie oltre 40 volte superiore a quella del comune stesso.
Tutto questo, oltre ad influire pesantemente sulla salute e sulla qualità della vita dei cittadini di Albano produce un irreversibile impoverimento del territorio per le generazioni future.
Continuare a diciarare che qualcuno in passato ha fatto peggio o dire che va male ovunque è puerile ed insensato, servono azioni immediate, servono provvedimenti, a nostro avviso non c'è molta differenza tra l'essere "responsabili" o soltanto "corresponsabili" del disastro.
Per nulla confortati dalle dichiarazioni e delle esternazioni del sindaco, siamo estremamente preoccupati dell'insensibilità dimostrata dall'amministrazione nei confronti del problema rifiuti.
Se è vero (ed è vero) che la discarica di roncigliano è praticamente esaurita, vorremmo capire quando il sindaco e i suoi collaboratori intendano affrontare il problema rifiuti.
Per ora abbiamo assistito, o meglio, non abbiamo assistito a nessuna raccolta differenziata significativa, i dati ufficiali danno una stima del 3,5%, ma le misurazioni dell'ecoistituto, pubblicate in questi giorni all'interno ne "l'ìmpronta ecologica dei castelli romani", parlano dell' 1.5% di raccolta differenziata ad Albano e pongono il nostro comune tra i fanalini di coda dell'Italia intera, che comunque non brilla per efficienza all'interno del panorama europeo.
L'ultimo evento, in termini di tempo, è la chiusura al pubblico, a causa di indagini in corso, del servizio di raccolta per rifiuti ingombranti, fino a qualche tempo fa ospitato dai locali dell'ex mattatoio e la sospensione a data da destinarsi il servizio di raccolta a domicilio su chiamata.
L'inefficienza di questo importante ufficio causerà sul medio periodo il rifiorire di divani frigoriferi e lavatrici sulle coste del lago o nelle arree di sosta più isolate e questo, ne siamo convinti, gioverà di molto alla vocazione turistica del nostro comune.
Denunciare ancora l'incapacità di agire dell'assessorato all'ambiente del nostro comune è quasi avvilente, ci siamo più volte in questi anni domandati quali fossero mansioni o competenze di tale ufficio, visti i risultati: la qualità dell'aria continua ad essere pessima sia su Albano centro che su Pavona e Cecchina, la situazione dei rifiuti assume toni ogni giorno più drammatici, lo sfruttamento del territorio continua ad avere un trend da brivido, basti pensare che Albano Laziale consuma gia ora risorse per una superficie oltre 40 volte superiore a quella del comune stesso.
Tutto questo, oltre ad influire pesantemente sulla salute e sulla qualità della vita dei cittadini di Albano produce un irreversibile impoverimento del territorio per le generazioni future.
Continuare a diciarare che qualcuno in passato ha fatto peggio o dire che va male ovunque è puerile ed insensato, servono azioni immediate, servono provvedimenti, a nostro avviso non c'è molta differenza tra l'essere "responsabili" o soltanto "corresponsabili" del disastro.