Incendi ai Castelli Romani
ANDREA TUPAC MOLLICA (VERDI CASTELLI ROMANI) : “I COMUNI DEI CASTELLI FORNISCANO IL CATASTO DELLE AREE PERCORSE DAL FUOCO”
“Nelle ultime settimane numerosi incendi hanno devastato il nostro paese – dice Andrea Tupac Mollica portavoce dei Verdi Castelli Romani - in particolare al centro-sud. Migliaia di ettari sono letteralmente andati in fumo creando un danno ambientale di valore inestimabile, uccidendo centinaia di migliaia di animali selvatici e facendo vittime addirittura fra le persone. Anche i Castelli Romani – prosegue Mollica - sono stati colpiti in maniera drammatica da questa escalation di natura criminale. Il Monte Artemisio, le coste del Lago di Castel Gandolfo e ampie aree del Parco dei castelli Romani sono le zone maggiormente colpite”
“Nella stragrande maggioranza dei casi – spiega Mollica - gli incendi sono appiccati da persone che hanno interessi economici sulle aree percorse dal fuoco. Per provare ad arginare il fenomeno nel 2000 il Governo promulgò la legge n. 353, che aveva lo scopo di scoraggiare i piromani e gli sfruttatori, imponendo forti vincoli sulle aree percorse dagli incendi. Nel settembre del 2005 la Regione Lazio con Delibera Giunta 824 approvò gli standard procedurali per la costituzione del catasto degli incendi boschivi da parte delle amministrazioni locali. Questo strumento consente ai Comuni di individuare le aree percorse dal fuoco per le quali siano vietate per dieci anni l'edificazione anche di infrastrutture, la variazione di destinazione d'uso dei terreni, il pascolo e la caccia e il rimboschimento con uso di fondi pubblici”
“Purtroppo – dice ancora il portavoce dei Verdi Castelli Romani - ad oggi il catasto municipale degli incendi è ben lungi dall’essere stato adottato. Per esercitare opera di pressione sugli amministratori locali – conclude Mollica - i Verdi dei Castelli Romani hanno inviato a tutti i Comuni una lettera per conoscere lo stato d’attuazione del monitoraggio e l’esibizione del catasto delle superfici percorse dal fuoco. Gli scopi della campagna sono quelli di attivare eventuali azioni legali e recuperare dati a scopo di osservazione, monitoraggio e studio della situazione attuale. Ma è chiaro che se i Comuni dovessero continuare a latitare su questo adempimento di legge, sarà necessario chiedere ad altri enti preposti alla tutela del territorio di farsi carico di redigere quanto prima la mappatura dei siti percorsi da incendi”.